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Mi chiamo Giulia Covelli, vivo a Milano e sono una professional counselor.

Sono nata a Trento nel 1984 e, dopo la laurea in lingue e letterature russa e inglese mi sono trasferita a Brighton, UK, dove ho collaborato con un’organizzazione benefica impegnata nella raccolta fondi per la cura delle vittime del disastro di Bhopal, India.
Terminato questo periodo, mi sono trasferita a Milano dove ho cominciato a lavorare nel mondo della moda, occupandomi della gestione dei clienti stranieri di aziende di abbigliamento bambino.

Fin da piccola ho potuto viaggiare molto, sia in Europa che negli Stati Uniti e in India, il che mi ha permesso di entrare in contatto con culture lontane e con diversi sguardi sulla vita.

Nonostante all’apparenza io possa sembrare una persona molto esuberante, sono sempre stata anche molto introversa, dedicando molte delle mie ore solitarie di figlia unica alla lettura, alla musica e alle fantasticherie. In particolare, la letteratura mi ha permesso di sviluppare uno sguardo curioso sull’interiorità umana, partendo dai personaggi di cui leggevo, per poi passare a me stessa e a chi mi circondava.

Un evento inaspettato e doloroso mi ha portata a voler indagare e approfondire la mia storia personale, e così ho deciso di iscrivermi alla formazione triennale in counseling presso la Scuola Italiana di BioGestalt di Milano, dove ho avuto modo di scoprire molti aspetti del mio carattere fino a quel momento poco familiari, e sono entrata in contatto con miei schemi di comportamento di cui non ero mai stata consapevole prima di allora. Nel 2019 ho concluso il percorso con una tesi sull’attaccamento e la necessità della creazione di una base sicura per poter lavorare efficacemente con i clienti nel processo di counseling.

In quello stesso periodo mi sono imbattuta in alcune dispense che trattavano dei processi fisiologici per cui gli animali selvatici, costantemente esposti a pericoli, raramente restano traumatizzati, a differenza di noi esseri umani. Incuriosita da questo argomento, ho deciso di iscrivermi alla formazione Somatic Experiencing con Doris Rothbauer e Berns Galloway. Questo metodo, sviluppato dal dott. Peter Levine negli Stati Uniti negli anni 70, viene utilizzato in particolare per il trattamento e la prevenzione dei traumi attraverso il completamento e la scarica dei processi fisiologici interrotti nel momento dell’evento.

Successivamente, ho iniziato la formazione sul Modello Relazionale Neuro-Affettivo – NARM™ con Manfred Fett e Larry Heller, approccio strettamente connesso con i principi di Somatic Experiencing, che aiuta a riconnettersi con la propria energia vitale spesso scissa durante i primissimi anni di vita. Questo modello, facendo ricorso alle risorse e alla capacità di essere in contatto con la consapevolezza somatica di sé, conduce la persona all’autoregolazione del sistema nervoso e alla creazione di una nuova organizzazione delle parti del sé che erano disorganizzate e disfunzionali. 

Sono sempre stata interessata alla crescita, allo sviluppo e all’educazione dei bambini, temi che mi hannokid playing toccata e su cui ho riflettuto molto anche rispetto alla mia storia personale e alle difficoltà che ho affrontato durante la mia crescita. Per questo motivo, ho deciso di svolgere il mio tirocinio di counseling in due scuole elementari di Milano, tramite l’Associazione Willy a Two per Two, con la quale continuo la mia collaborazione. Questa esperienza mi ha permesso di entrare in contatto con alcune delle tematiche che i bambini vivono con maggiore difficoltà in questo momento storico, e di dare il mio contributo affinché essi possano crescere senza giudizio rispetto alla necessità umana di rivolgersi a un professionista che li possa sostenere nei momenti di difficoltà e stress che incontreranno nella vita.

 

Diploma triennale in Counseling_SIBiGAssoCounseling_CCPC